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Associazione di sostegno delle Piccole Sorelle di Maria, Madre del Redentore
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Le Piccole Sorelle di Maria sono sollevate dai loro voti religiosi.
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9 agosto 2019
Lettera del Comitato di sostegno alle Piccole Sorelle di Maria
indirizzata al Dicastero per la Vita Consacrata, in risposta alla sua lettera del 18 giugno 2019.
Troverete alla fine di questa lettera del 9 agosto 2019 il link a :
1) La lettera del Dicastero, del 18 giugno 2019, indirizzata ai membri del Comitato di sostegno.
2) La lettera esplicativa delle Piccole Sorelle del 2 luglio 2019, indirizzata al Comitato di sostegno in risposta a questa corrispondenza del Dicastero del 18 giugno 2019.
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All’attezione di
Sua Eminenza Cardinale João Braz De Aviz
Monsignore ArciMons. José Rodriguez Carballo
Padre Pier Luigi Nava
Le Mans, 10 agosto 2019
Signori alti funzionari del Dicastero per la vita consacrata,
Dalla lettura della vostra corrispondenza, in particolare quella dello scorso 18 giugno 2019, si comprende meglio perché le Piccole Sorelle di Maria si siano sentite incomprese e disprezzate dal vostro modo disastroso di gestire questa vicenda, con una pervicace volontà di condannarle anticipatamente, senza tollerare alcuna difesa da parte loro, né giustificazione come pertinente e incontestabile di per sé stessa, al punto di negare tutta la verità in loro favore.
Un simile atteggiamento non poteva solo che provocare così tante reazioni di incomprensione, rabbia e indignazione da parte di migliaia di persone, di fedeli cattolici, di cui non smettiamo mai di raccogliere testimonianza. In effetti, questa situazione grottesca grida ingiustizia soprattutto nell’attuale contesto dove gli affari della moralità e della corruzione contaminano la Chiesa, con la sensazione di impunità verso i più alti livelli della gerarchia Romana.
Dispiace anche che, in considerazione dell'estrema gravità delle decisioni da prendere, voi non vi siate neppure degnati di venire a incontrare ciascuna delle Piccole Sorelle nelle loro comunità, per poter vedere e verificare da soli ciò che hanno detto fin dall'inizio: tutta questa faccenda non è altro che bugia e calunnia. No, e invece, vi siete accontentati di seguire ciecamente resoconti di canonici visitatori o commissari, di cui la maggior parte non conosceva nulla circa le Piccole Sorelle di Maria ancora 2 o 3 anni fa e che, senza dubbio, sono state attentamente orientate dal Vescovo di Laval.
Da parte nostra, abbiamo letto tutti i documenti nel fascicolo, con gli avvocati delle Piccole Sorelle e siamo sbalorditi nel vedere che in questo dossier non c'è nulla che possa giustificare sanzioni così violente! Ecco perché mantenete intenzionalmente questo silenzio sospetto sui motivi delle vostre azioni; silenzio che suggerirebbe che gravi fatti sarebbero stati commessi nella Congregazione... E quali!? Non siete in grado di fornire fatti precisi, fatti comprovati per giustificare le vostre accuse, mentre le Piccole Sorelle che non hanno nulla da nascondere, sono state esemplari nel modo di difendersi, completamente trasparenti, sin dall'inizio, per fornire tutti gli elementi di prova propri a discolparle.
Per rendere più forti questi elementi di prova, abbiamo portato alla vostra attenzione numerose testimonianze toccanti venute da tutti le parti. Molte di queste testimonianze piene di verità e riconoscenza sono state scritte da persone che conoscevano bene le Piccole Sorelle di Maria da sempre e chi, ferito con loro, desiderava esprimersi per dire quanto la presenza delle Piccole Sorelle sia stata una benedizione nelle loro vite o in quelle dei loro cari, in particolare i più fragili, come per esempio gli anziani. Queste testimonianze sono testimonianze di vita, testimonianze di affetto che non si possono inventare! Non derivano da interrogatori condotti durante indagini fredde, spicce e offensive.
Oggi, con il senno di poi, una certezza s’impone a tutti, una certezza che nessuno può contestare:
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Prima di essere coinvolte da questa vicenda oscura, avviata dal Mons. Scherrer, nel 2016, poi trasmesso al vostro Dicastero, le Piccole Sorelle di Maria hanno vissuto la loro vita religiosa in pace e serenità, con il desiderio di corrispondere sempre meglio alla loro vocazione religiosa al servizio della Chiesa di Cristo. Esse erano perfettamente integrate nella diocesi di Laval, come in quella di Tolosa, sia attraverso le loro opere sia attraverso il loro coinvolgimento nella parrocchia, nella pastorale, nel catechismo, nell'accoglienza spirituale, senza dimenticare la loro presenza al Vescovado di Laval cui si sono donate, senza contare, al servizio del Mons. Scherrer e sua madre ...
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Da questa vicenda, le Piccole Sorelle di Maria soffrono molto, sono colpite personalmente e collettivamente dalla violenza delle decisioni prese contro di loro, dalle pressioni che hanno subito e le molestie morali di esse cui sono state oggetto, in particolare la loro Superiora Generale, la Madre Marie de Saint Michel, il vostro obiettivo, il cui onore è stato calpestato da tante bugie e dalle vostre gravi accuse infondate nei suoi confronti. Avete inflitto alle Piccole Sorelle un vero trauma psicologico con gravi ripercussioni emotive.
Pertanto, avete la pesante responsabilità di aver causato questa situazione di crisi nella Congregazione, dopo averla destabilizzata, e alla fine distrutta, senza alcun scrupolo circa il danno umano generato e le drammatiche conseguenze per ciascuna delle Piccole Sorelle.
Sì, abbiamo avuto veramente la sensazione per oltre due anni che tutta la questione venga dal male; che nel vostro sistema di certezze non ci potrebbero essere dubbi o domande ... L'esclusione è stata la vostra unica risposta. Anzianità, impegno solenne per la vita, sacrifici fatti, senza contare l'energia data ovviamente non sono stati "apprezzati ai vostri occhi".
In questa logica, la negoziazione verbale è impossibile; l'altro è ridotto allo stato dell'oggetto: lo è assimilato, assorbito o rifiutato. Non può essere un argomento di parola e dunque un interlocutore nel dialogo. La prova migliore rimane la vostra scelta di promulgare questo beneficio alla rinuncia ai voti, preferendo effettivamente il rifiuto a qualsiasi percorso di pacificazione proposta, mentre sapevate benissimo che è proprio questa mancanza di dialogo costante che ha messo le nostre Piccole Sorelle in questa situazione estrema.
Riconoscete certamente come riferimento il comunicato di stampa prodotto dal CEF sotto la guida di suor Chantal-Marie Sorlin sulle derive settarie nelle comunità cattoliche. Comprendiamo bene che sembriate voler sistemare le nostre povere ex Piccole Sorelle di Maria, Madre del Redentore, in questo modo, mentre avete usato, così come il Vescovo di Laval, questi metodi e comportamenti che voi condannate, voi stesso, nel nome del Vangelo e che voi rimproverate senza alcun fondamento, al governo delle Piccole Sorelle. Mai all’interno della loro Congregazione, mai, quest’ultime si sono comportate in modo così brutale, irrispettoso delle libertà individuali e del benessere delle persone.
Quindi, per favore, se state pensando di rispondere nuovamente con noi questo stesso linguaggio del legno, vale a dire, con questo desiderio di nascondere la verità, di rispondere alle domande poste o annegare i veri argomenti in frasi fatte, grazie di astenervi…!
Ora, c’è la giustizia civile e penale che parlerà e speriamo, che quanto meno, sarà molto più vicina alla Giustizia Divina che non al vostro giudizio senza appello per condannare religiose innocenti
Illustri funzionari del Dicastero per la vita consacrata, porgiamo distinti saluti
Marcel Mignot
Presidente,
Per il Comitato di supporto per le Piccole Sorelle di Maria, Madre del Redentore
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PJ: Lettera del 2 luglio 2019 scritta dalle Piccole Sorelle in risposta alla copia della vostra lettera del 18 giugno 2019, che li abbiamo inviati, per informazione. Condividiamo a tutti gli effetti la loro indignazione.
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=> Link alla lettera esplicativa delle Piccole Sorelle del 2 luglio 2019, indirizzata al Comitato di sostegno in risposta a questa lettera del Dicastero del 18 giugno 2019.
=> Link alla lettera del Dicastero per la vita consacrata del 18 giugno 2019.
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Comunicato delle Piccole Sorelle di Maria
Lunedì 3 giugno 2019
Cari amici,
Care famiglie,
Voi lo sapete, da due anni attraversiamo delle difficoltà con le autorità ecclesiastiche: difficoltà che trovano la loro origine in un dissidio con il vescovo di Laval, poiché costui vuole imporre la scissione delle associazioni di gestione delle case di riposo per anziani che si erano peraltro fuse nel 2014, con i suoi incoraggiamenti, per meglio rispondere alle sfide attuali.
Poi, abbiamo compreso che le autorità ecclesiastiche volevano altresì farci cambiare il nostro modo di vivere la nostra vita religiosa, sul modello degli orientamenti attuali...
Al termine di questi due anni,
Dopo aver cercato di restare fedeli, tanto alla Chiesa quanto al carisma trasmesso da Nostro Signore a Madre Maria della Croce,
Dopo aver tentato più e più volte di trovare una via di dialogo con Roma,
Dopo aver offerto delle soluzioni di compromesso,
Poiché non si è potuto trovare alcun accordo, le autorità romane incaricate della Vita Consacrata compiono la scelta di sollevarci dai nostri voti religiosi; se è vero che il contesto di pressione morale e lo stallo nel quale noi ci troviamo, ci hanno costrette nel mese di ottobre scorso, contro la nostra volontà più profonda, a domandare di essere sollevate dai nostri voti, poiché non ci è stata mai offerta nessun'altra soluzione per proteggere la nostra comunione con la Chiesa: noi ne siamo profondamente ferite e restiamo dolorosamente sorprese del fatto che Roma abbia preferito accogliere questa domanda piuttosto che addivenire a soluzioni di compromesso che noi avevano proposto e che erano alla nostra portata.
Oggi dunque, a eccezione di cinque sorelle (in Mayenne) che hanno accettato le decisioni di Roma e la messa sotto tutela, non siamo più, ormai, una congregazione religiosa.
Beninteso, non abbiamo vissuto questi due anni dolorosi per perdere anche il tesoro che costituisce per noi il carisma ricevuto da Madre Maria della Croce. Noi vogliamo continuare a viverlo insieme, in una vita di preghiera e di servizio. Ecce!
Ci è chiesto di abbandonare il nostro abito e le nostre case religiose.
La gerarchia della Chiesa, senza dubbio, ha creduto bene di dover cambiare nei nostri confronti... noi ne prendiamo atto. Fiat!
Paradossalmente e misteriosamente, noi viviamo più che mai forse ciò che costituisce il cuore della nostra vocazione: sul modello di Santa Maria, prendere la nostra parte di sofferenze per il compimento del disegno redentore, nella riparazione, per la salvezza delle anime, per la santificazione dei sacerdoti, per la Chiesa così sprofondata nell'abisso da ogni sorta di scandali, per il mondo. Se il Cristo, sposo delle nostre anime, ci giudica degne di portare una tale Croce, allora occorrre che noi gli rendiamo grazie, nonostante e contro tutto!
Ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenute e incoraggiate e continueranno a farlo, desiderose di proseguire la strada nello spirito e nei valori che sono sempre stati nostri. Magnificat!
Le Piccole Sorelle di Maria
Comunità di Saint-Aignan (Francia-53)
Comunità di Lagardelle (Francia-31)
Comunità di Castelnau (Francia-31)
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Comunicato del Comitato di Sostegno alle Piccole Sorelle di Maria
mercoledì 5 giugno 2019
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DOLOROSA INGIUSTIZIA NELLA DIOCESI DI LAVAL
Monsignor Scherrer voleva la testa della Superiora Generale,
è tutta una Congregazione che è distrutta!
Le Piccole Sorelle di Maria Madre del Redentore sono sollevate dai loro voti e ridotte allo stato laicale, senza tante cerimonie, da parte delle autorità ecclesiastiche.
Questa decisione ingiusta e violenta causa dei gravi pregiudizi morali e materiali alle Paiccole Sorelle di Maria che hanno donato la loro vita al servizio della Chiesa, in una perfetta fedeltà alla loro vocazione religiosa.
Saranno intraprese legittime azioni giudiziarie contro i responsabili,
quale che sia il loro grado di coinvolgimento, per ottenere riparazione
e fare conoscere a tutti la verità su questa vicenda.
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È con autoritarismo e in un contesto di vessazione morale, iniziata dal vescovo di Laval, Monsignor Scherrer, che le autorità ecclesiastiche hanno preferito la riduzione allo stato laicale delle Piccole Sorelle di Maria Madre del Redentore, in data 23 maggio 2019, piuttosto che optare per una soluzione di compromesso, molte volte proposta dalle Piccole Sorelle, ma mai realmente presa in considerazione dal Dicastero!
In effetti, una volta presa questa decisione, senza ascolto costruttivo né rispetto del principio del contraddittorio, da parte di Monsignor Carballo, segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, è stata messa in opera da Suor Medevielle, Commissaria Apostolica, malgrado i numerosi elementi a favore delle Piccole Sorelle e malgrado le molteplici proposte di dialogo, tentate da queste ultime, per uscire da questo conflitto provocato dagli errori di giudizio di Monsignor Scherrer. In nessun momento, queste proposte di dialogo hanno potuto trovare la minima eco presso il Dicastero, accampato in quello che appariva come un atteggiamento intimidatorio verso le Piccole Sorelle, richiamandole all'obbedienza e a rivedere il modo di vivere il loro carisma e brandendo contro di loro soltanto il pericolo che correvano a comportarsi così, vale a dire la perdita della comunione con la Chiesa. È in questo contesto, costrette e forzate moralmente, che loro si sono trovate costrette nel mese d'ottobre scorso a domandare, sotto la pressione subita e nella speranza di non essere considerate come scismatiche, di essere sollevate dai loro voti: ciò dice a quale sacrificio esse hanno acconsentito per preservare questa comunione, non cessando malgrado tutto, di sperare in una soluzione pacifica, in un dialogo sempre auspicato da loro.
Le persone incaricate di questa vicenda, così come tutte quelle che vi hanno apportato il loro contributo, portano una pesantissima responsabilità in questa soluzione tragica e assurda per le Piccole Sorelle di Maria. Tra queste persone, noi deploriamo la connivenza di fatto dei Fratelli di La Cotellerie con Monsignor Scherrer, sin dall'inizio di questo conflitto.
Quanto a noi, noi resteremo fedelmente a fianco delle Piccole Sorelle di Maria in questa prova dolorosa, per aiutarle a ottenere giustizia e riparazione e per sostenerle nella loro fedeltà, secondo la loro coscienza, al cuore del carisma di Madre Maria della Croce, loro fondatrice.
Invitiamo a unirsi a noi tutte coloro e tutti coloro che condividono la nostra indignazione e il medesimo desiderio di venire in soccorso delle Piccole Sorelle di Maria.
Siate tutte e tutti vivamente ringraziati!
Il Comitato di Sostegno alle Piccole Sorelle di Maria.
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